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Tanta soddisfazione agli esami finali del corso per Collaboratori di Bologna

Alla conclusione del 23° Corso per Collaboratori della Gestione sportiva, che ha avuto luogo nei giorni scorsi a Bologna, dopo gli esami finali, abbiamo chiesto un commento prima al Prof. Felice Accame del Settore Tecnico della FIGC e poi al Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna Paolo Braiati. Prof. Accame, come è andata questa ulteriore esperienza di formazione? Il Corso di Bologna è andato particolarmente bene e le valutazioni finali sono state le più alte e cospicue in assolute tra tutti i Corsi di Collaboratori che si sono tenuti sino ad ora. Come si sono sviluppati gli esami? Gli esami si sono svolti sulla base del consueto schema, con un test scritto contraddistinto da 25 domande a risposta multipla. A cui ha fatto seguito la parte orale di fronte alla commissione riunta, che ha riguardato tutte le materie del corso, con una particolare attenzione agli orientamenti scelti dai candidati, ossia quello tecnico e quello amministrativo. Commissione che, come già detto, è rimasta particolarmente colpita dalla preparazione dei corsisti. Quale potrebbe essere un’evoluzione del corso? Il corso ha una sua struttura che si è dimostrata sicuramente molto valida rispetto alla quale, tuttavia, un’estensione del monte ore a disposizione consentirebbe un’ulteriore qualificazione. Inoltre tale incremento di ore potrebbe consentire il potenziamento di quella specificità che caratterizza i corsi di abilitazione per Direttori sportivi, dove vi sono materie comuni a tutti ed altre più specifiche in linea con gli orientamenti tecnici o amministrativi.  Arrivare a questo anche nei corsi per collaboratori della gestione sportiva penso che sia possibile oltre che plausibile. La soddisfazione per il buon esito del corso e per le eccellenti valutazioni finali dei partecipanti è stata rimarcata anche da Paolo Braiati, Presidente del Comitato Regionale Emilia-Romagna. Sono molto soddisfatto perché, da sempre, credo fortemente a queste esperienze formative, così come credo molto nell’importanza dei Collaboratori della Gestione sportiva. In questo senso intendo sostenere una maggiore valorizzazione di questa figura e, per quanto mi compete, contribuire ad estendere la possibilità di depositare l’accordo economico per i Collaboratori abilitati non solo nei campionati nazionali, ma anche nelle altre categoria dilettantistiche. Una posizione, la mia, che ha già trovato l’interesse ed il sostegno anche di altri Comitati regionali. E questo perché di figure dirigenziali competenti e qualificate più si scende di categoria, più se ne sente la necessità.

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